Parte prima: come si prepara e si arma un gennaker
Il Gennaker è una vela che in crociera può essere utile per aumentare la velocità alle andature portanti. Oramai è sempre utilizzata con la relativa calza per agevolarne l’issata e l’ammainata. Vediamo come fare a prepararla in modo corretto e in sicurezza.
Preparare la vela prima di uscire in mare:
Una prima cosa importante è cercare di fare più cose possibili quando si è all’ormeggio in modo tale da poter lavorare in tranquillità e agevolmente senza avere la barca che rolla e beccheggia.
Se la vela è nel sacco da molto tempo è sempre buona norma tirarla fuori e piegarla correttamente verificando che la calza e le relative cime scorrano correttamente. Per preparare la vela è consigliabile piegarla “a fisarmonica” partendo dalla base fino alla penna come mostrato nel video seguente. Alla fine dell’operazione dobbiamo sempre lasciare uscire dal sacco le 3 estremità della vela (penna, mura, bugna) in modo che possano essere facilmente agganciate alle relative scotte
Prima di uscire dal porto possiamo ancora occuparci di fare passare le scotte nei bozzelli a poppa agganciando le estremità insieme. Così potremo far scorrere il circuito a dritta o a sinistra a seconda del lato in cui dovremo armare il gennaker. Controlliamo bene che le scotte passino esterne a tutto (draglie, strallo, sartie, etc.). Se la nostra barca è dotata di un bompresso armiamo anche quello. Un’ultima cosa che possiamo preparare è la cima che utilizzeremo per agganciare la mura del gennaker; facciamola passare correttamente e fissiamola alla battagliola o al pulpito di prua.
A questo punto possiamo mollare gli ormeggi e uscire dal porto per goderci la navigazione. Quando sarà il momento di issare il gennaker la maggior parte del lavoro sarà già fatta. Capita spesso di uscire a vela e scoprire che il vento ha intensità e angolo corretti per usare il gennaker. Però se dobbiamo iniziare da zero ad armare e preparare la vela spesso la voglia di utilizzarla ci passa velocemente.
Come si arma il gennaker?
Una volta che abbiamo poggiato e ci siamo messi al lasco possiamo portare il sacco in coperta ed armare la vela. Sulle barche da crociera la strambata va fatta sempre esterna cioè il gennaker dovrà ruotare esternamente e verso prua rispetto all’inferitura in quanto non ci sarà molto spazio per farlo passare tra lo strallo e la vela stessa.

Per impostare correttamente questa manovra tutto dipende da come si fa passare la cima della mura rispetto alle scotte. Se la mura passa sotto alle scotte la vela stramberà ruotando esternamente all’inferitura; se la mura passa sopra alle scotte allora il gennaker in strambata passerà internamente tra lo strallo di prua e l’inferitura (quasi come un genoa). In crociera è sempre meglio optare per la prima soluzione.
Con vento molto leggero la strambata esterna è difficoltosa perché il gennaker non riesce da solo a mettersi “a bandiera” e ruotare. Probabilmente servirà una persona a prua che a mano aiuterà la vela a ruotare all’esterno e cambiare mure. Appena il vento aumenta di intensità la vela potrà passare da sola. Una cosa da tenere sotto controllo è che la scotta sopravento non in tensione non cada al di sotto della prua e finisca in mare sotto lo scafo. Per riuscire a rimediare il più delle volte bisogna sfilare la scotta e rifarla passare completamente.
Alcuni gennaker hanno il cosiddetto “corno” cioè una stecca di fettuccia rigida posizionata poco sopra la mura che serve proprio a farci appoggiare la scotta sopravento. Cerchiamo comunque di tenere sempre la scotta che non lavora sotto controllo e prima della strambata verificare che sia nella giusta posizione.
Una volta attaccate le scotte e la mura possiamo passare alla drizza. Il gennaker va armato e issato sottovento. Per agevolare l’operazione possiamo anche tenere il genoa arrotolato. Così potremo portare la drizza nella giusta posizione senza farla passare dietro al genoa gonfio. Controlliamo in alto che la drizza passi correttamente senza fare giri attorno allo strallo o all’avvolgifiocco.