Di seguito un elenco di alcuni consigli pratici per organizzare al meglio la manovra d’ormeggio
- Prima di entrare nel porto preparare già la barca con parabordi, cime passate sotto i pulpiti, mezzo marinaio.
- Tenere sempre in mano un parabordo extra per intervenire immediatamente in caso di bisogno.
- Se non si conosce il marina nel quale si sta entrando chiamare in anticipo e attendere istruzioni fuori dal porto. Studiare con attenzione fondali e disposizione dei pontili per non trovarsi a dover manovrare in spazi ristretti con vento.
- Organizzare in anticipo la manovra a bordo
- Dare volta alle gallocce in modo corretto
- Come si lanciano le cime d’ormeggio in banchina? Addugliare la cima, dividerla poi in due parti tenendone una per mano. Lanciare la cima con la mano che ne contiene il capo e subito dopo lanciare anche la seconda parte di cima con l’altra mano. In questo modo saremo sicuri che non si creeranno nodi e la cima in volo si distenderà più facilmente andando più lontano.
- Come si prendono le cime lanciate dalla banchina? Quante volte ci è capitato che ci lanciassero le cime dalla banchina e ci finissero in mare dopo averle sfiorate con la mano? C’è una tecnica ben precisa che ci può aiutare in questo frangente. Quando stanno per lanciare la cima, disponiamoci con entrambe le braccia larghe e distese. In questo modo avremo più superficie disponibile per farci arrotolare le cime intorno e saremo già pronti da entrambi i lati. Quando la cima è stata lanciata e sta arrivando, solleviamo il braccio dalla relativa parte per agevolare il contatto con la cima e facilitarne la presa afferrandola subito dopo con la mano. Se, mentre ci tirano la cima, aspettiamo con le mani appoggiate al pulpito o da qualche altra parte per tenerci, non faremo in tempo a sollevare quella giusta e agguantare la cima. Provare per credere.
- Siete entrati in porto ma vi dicono di attendere per andare all’ormeggio? Se c’è vento in che posizione di attesa vi mettete? Per evitare di perdere il controllo della barca, di scarrocciare contro qualcosa o evitare di girare continuamente in torno con la marcia avanti innestata, c’è una manovra da attuare che ci può far attendere in una determinata posizione con relativa calma. Bisogna posizionarsi con la poppa al vento e la marcia indietro inserita: in questo modo manterremo la barca ferma accelerando ogni tanto a seconda del vento, correggendo la direzione con il timone. La cosa a cui fare attenzione è l’effetto evolutivo dell’elica. Infatti in questa situazione la sua azione è massima e quindi dovremo avere sempre un occhio vigile sullo scarroccio provocato dalla poppa che si sposta. Potremo sempre correggere ogni tanto con un colpo in avanti o facendo prendere abbrivio in retro alla barca.